Il più grande scrittore contemporaneo di romanzi criminali si chiama Francisco Gonzalez Ledesma, ha 82 anni e ha pubblicato il suo primo romanzo nel 1948: la guerra era appena finita e i giallisti oggi al vertice delle classifiche erano bambini o nemmeno nati! Ledesma è nato, cresciuto e invecchiato a Barcellona.
È senza ombra di dubbio il padre del noir di matrice sociale, quel genere letterario finalmente riscattato dalla marginalità e tra i pochi capaci oggi - insieme alla narrazione civile, al giornalismo divenuto romanzo- di raccontare un luogo, un popolo, un tempo.
Il suo primo romanzo, Vecchie ombre, fu premiato come il migliore del tempo da una giuria in cui sedeva Somerset Maugham, e Ledesma aveva allora appena 21 anni.
È stato censurato da Franco come "scrittore rosso e pornografo", ha pubblicato in Francia come facevano durante la dittatura gli scrittori perseguitati in Spagna, è stato avvocato e giornalista, è arrivato alla massima notorietà in patria insieme al gruppo di Vásquez Montalbán. Ha a lungo pubblicato i suoi romanzi sotto pseudonimo, è stato amato e letto sotto falso nome, sempre e comunque.
Maestro di scrittura, Ledesma è un virtuoso del sarcasmo, un acrobata dell'ironia disincantata. Il suo vecchio poliziotto, Méndez, naturalmente gli somiglia. Vive come un fiero superstite tra le strade di quartieri che non esistono più, trasformati dal benessere ad uso dei turisti, eppure ancora pulsanti, a saperli cercare negli angoli pieni di polvere.
Giano editore pubblica ora i suoi ultimi romanzi, a cominciare da Mistero di strada, e Storia di un Dio da marciapiede: romanzi che sono favolosi viaggi in una Barcellona che nessuna guida vi racconterà mai.
"Capisco, Méndez. Il suo mondo si sta spegnendo. I vecchi caffè di Barcellona in cui si proclamava la Repubblica e in cui lei vedeva finire le giornate hanno chiuso, molti a causa delle nuove norme igieniche. Il vecchio Raval non è più quello di una volta: hanno aperto un viale, hanno inaugurato negozi di prodotti dietetici, se ne sono andate le maîtresse e sono arrivati i dentisti. Non lo chiamano più nemmeno Barrio Chino. Il fatto è che il paese ha perso la serietà, amico Méndez. Le vecchie puttane che le raccontavano la vita sono morte, sono tornate a casa, si sono sposate in municipio con una collega o sono deputate in Parlamento".
da Mistero di strada, pag. 15
Questo ed altro a Furbo chi legge di giovedì 4 giugno !
È senza ombra di dubbio il padre del noir di matrice sociale, quel genere letterario finalmente riscattato dalla marginalità e tra i pochi capaci oggi - insieme alla narrazione civile, al giornalismo divenuto romanzo- di raccontare un luogo, un popolo, un tempo.
Il suo primo romanzo, Vecchie ombre, fu premiato come il migliore del tempo da una giuria in cui sedeva Somerset Maugham, e Ledesma aveva allora appena 21 anni.
È stato censurato da Franco come "scrittore rosso e pornografo", ha pubblicato in Francia come facevano durante la dittatura gli scrittori perseguitati in Spagna, è stato avvocato e giornalista, è arrivato alla massima notorietà in patria insieme al gruppo di Vásquez Montalbán. Ha a lungo pubblicato i suoi romanzi sotto pseudonimo, è stato amato e letto sotto falso nome, sempre e comunque.
Maestro di scrittura, Ledesma è un virtuoso del sarcasmo, un acrobata dell'ironia disincantata. Il suo vecchio poliziotto, Méndez, naturalmente gli somiglia. Vive come un fiero superstite tra le strade di quartieri che non esistono più, trasformati dal benessere ad uso dei turisti, eppure ancora pulsanti, a saperli cercare negli angoli pieni di polvere.
Giano editore pubblica ora i suoi ultimi romanzi, a cominciare da Mistero di strada, e Storia di un Dio da marciapiede: romanzi che sono favolosi viaggi in una Barcellona che nessuna guida vi racconterà mai.
"Capisco, Méndez. Il suo mondo si sta spegnendo. I vecchi caffè di Barcellona in cui si proclamava la Repubblica e in cui lei vedeva finire le giornate hanno chiuso, molti a causa delle nuove norme igieniche. Il vecchio Raval non è più quello di una volta: hanno aperto un viale, hanno inaugurato negozi di prodotti dietetici, se ne sono andate le maîtresse e sono arrivati i dentisti. Non lo chiamano più nemmeno Barrio Chino. Il fatto è che il paese ha perso la serietà, amico Méndez. Le vecchie puttane che le raccontavano la vita sono morte, sono tornate a casa, si sono sposate in municipio con una collega o sono deputate in Parlamento".
da Mistero di strada, pag. 15
Questo ed altro a Furbo chi legge di giovedì 4 giugno !
RSI Rete Uno, "Furbo chi legge", 2 giugno 2009
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